“È vero che la birra…” – 3 (falsi) miti sulla birra

“È vero che la birra fa crescere i capelli?” 

Su Internet e nelle chiacchiere da bar pullulano le teorie più improbabili sulla nostra bevanda preferita.

E mentre alcune suonano così assurde da far venir ridere, altre sono talmente radicate che le persone ci abboccano senza obiettare. 

Ma come fai a distinguere tra supercazzole e verità scientifica? 

In questo articolo voglio analizzare tre dei miti più diffusi sulla birra, e fare (finalmente) un po’ di chiarezza.

Ready? Go!

È vero che la birra “fa latte”?

È vero che la birra aumenta la produzione di latte materno? 

Le signorine e le signore che hanno avuto la fortuna di mettere al mondo dei pargoli l’avranno sentito decine di volte: 

“Bevi birra, che fa latte!” 

Questa raccomandazione è così diffusa che ormai è entrata nell’immaginario collettivo come una verità assoluta.

Ma cosa dice la scienza a riguardo? 

Ahimè, non esiste alcuna evidenza scientifica che dimostri che la birra aumenti la produzione di latte materno. 

Anzi, l’alcol presente nella birra può avere l’effetto contrario

Dato che inibisce temporaneamente il rilascio dell’ossitocina, l’ormone che stimola il flusso del latte, può portare a una riduzione temporanea della produzione

Allora perché questo mito è così persistente? 

Probabilmente perché la birra, essendo una bevanda a base di cereali, contiene carboidrati che possono aiutare a mantenere un buon livello di energia – utile per le neomamme spesso esauste. 

Ma attenzione: questo è molto diverso dal dire che la birra “fa latte”.

Quindi, se stai cercando una birra miracolosa che ti trasformi in una fontana di latte materno, temo che dovrai rivolgerti a qualche strega delle fiabe, perché nella vita reale non funziona affatto così. 

E soprattutto, ricorda che l’alcol passa nel latte materno

Quindi se allatti è sempre meglio scegliere birre analcoliche, o bere lontano dal momento in cui il tuo cucciolo/a vorrà farsi il suo spuntino.

È vero che la birra fa ingrassare?

È vero che la birra ti fa diventare come Homer Simpson? 

Quella della pancia da birra è probabilmente l’accusa più comune che viene mossa alla nostra amata bevanda, e merita una risposta onesta.

Partiamo dai numeri, perché i numeri non mentono. 

Una birra da 33cl di gradazione attorno al 5% contiene circa 150 calorie

Confrontiamola con altre bevande popolari:

  • Un bicchiere di vino rosso (150ml): circa 125 calorie
  • Una lattina di cola (33 cl): circa 140 calorie
  • Un mojito: circa 220 calorie
  • Un succo di frutta industriale (20 cl): circa 90 calorie

Quindi: è  vero che la birra contiene calorie, ma non è affatto la bevanda più calorica sulla piazza.

Il vino e i cocktail alcolici contengono generalmente più calorie, e pure il succo di frutta – che generalmente viene visto come una bevanda sana – ha più o meno le stesse calorie della birra. 

Il vero problema quindi non è tanto la birra in sé.

Ma la quantità di birra bevuta e la frequenza con cui la consumi. 

Bere una birra ogni tanto non ti trasformerà in una mongolfiera. 

Tracannarne due o tre ogni giorno invece aggiungerà un bel po’ di calorie extra alla tua dieta quotidiana.

E poi, un altro fattore che fa una bella differenza è il tipo di birra che scegli. 

Una “bestia” da 10-11% come può essere una imperial stout o una tripel belga può facilmente superare le 250 calorie per 33 cl, mentre una birra leggera come la nostra DeQou Action Beer contiene solo 78 calorie per lattina.

Insomma, la famigerata “pancia da birra” è più una questione di stile di vita complessivo che di colpa esclusiva della birra. 

Spesso chi beve molte birre tende anche a mangiare cibi poco salutari e a fare meno attività fisica.

Ed è lì che bisogna guardare come prima cosa.

Davvero la birra fa abbronzare?

Pare che su TikTok stia spopolando il trend #beertan, che consiste letteralmente nello spalmarsi la birra addosso e poi esporsi al sole per intensificare l’abbronzatura. 

Sì, hai capito bene: gente che si versa addosso la birra come fosse olio solare.

La verità? 

Non esiste alcuna base scientifica che supporti il fatto che la birra sulla pelle faccia abbronzare prima.

Gli esperti sono chiarissimi: il luppolo presente nella birra non stimola la produzione di melanina e non accelera l’abbronzatura.

Quello che può succedere, piuttosto, è che il luppolo agisca come un colorante temporaneo, dando l’impressione di una pelle più scura – un po’ come fa il betacarotene. 

Ma non è abbronzatura vera, è solo un’illusione.

Inoltre, spalmarsi la birra addosso è un’attività rischiosa: può causare eritemi, secchezza cutanea e, senza protezione solare, aumentare il rischio di scottature e tumori della pelle.

Quindi, se vuoi davvero una bella abbronzatura, la via migliore resta quella graduale e protetta con crema solare

E se proprio vuoi portarti una birra in spiaggia, fallo per dissetarti – preferibilmente con una birra leggera o analcolica, da bersi preferibilmente all’ombra del tuo ombrellone.

(S)conclusione

Insomma, è vero che la birra ha pregi e difetti… ma di certo non ti renderà una fontana spara-latte, non ti donerà un’abbronzatura istantanea, né ti trasformerà di punto in bianco in un cosplay dell’omino Michelin.

Al massimo, se bevuta in compagnia, con moderazione e nelle giuste occasioni, potrà migliorare una serata, completare un pasto o aiutarti a celebrare un momento speciale.

E per noi va benissimo così. 

Se questo articolo ti è piaciuto, sappi che prossimamente potremmo affrontare altri tra i miti più comuni che girano attorno al mondo delle birre.

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