Perché bere birra quando esistono migliaia di altre bevande?
È una domanda che si fanno in tanti, soprattutto chi non ha mai capito la nostra attrazione per questa bevanda dorata, schiumosa e amarognola.
In effetti, se ci pensi bene, la birra non è né dolce come una bibita, né “raffinata” come il vino, né energizzante come il caffè. Eppure, secondo le statistiche, è la terza bevanda più consumata al mondo dopo acqua e tè.
La verità?
Dietro ogni sorso di birra ci sono ragioni che vanno ben oltre il semplice dissetarsi.
Ci sono tradizioni antiche, rituali sociali, benefici inaspettati per il palato, e perfino spiegazioni scientifiche che rendono la birra una bevanda unica nel suo genere.
Non è solo una bevanda (più o meno) alcolica: è cultura liquida, socialità in bottiglia, relax dopo una lunga giornata.
In questo articolo risponderò a quattro domande fondamentali che ogni amante (e non amante) della birra si è fatto almeno una volta.
E forse ti regalerò qualche chicca interessante con cui potrai bullarti al prossimo aperitivo.
Perché bere birra e non vino o altro?
La birra occupa uno spazio unico nel panorama delle bevande perché riesce a essere allo stesso tempo sociale e personale, formale e informale, tradizionale e moderna.
Non è un caso che sia diventata la bevanda simbolo della convivialità: quando pensi a un gruppo di amici che si rilassa, probabilmente li immaginerai con una birra in mano.
Il vantaggio sociale della birra sta nella sua accessibilità.
Il vino si presta fino a un certo punto: nel complesso richiede un certo “cerimoniale”, delle conoscenze specifiche, e spesso intimidisce chi non se ne intende.
Gli alcolici più forti?
Quelli sono troppo estremi per la maggior parte delle situazioni “casual”, e si prestano a essere consumati solo in situazioni specifiche.
Le bibite analcoliche sono perfette per i bambini e per chi non può o non vuole bere alcol, ma non a tutti piace il loro sapore zuccheroso, o certi ingredienti più o meno “artificiali” che contengono.
La birra invece è democratica: chiunque può ordinarla, capirla, e apprezzarla senza sentirsi fuori posto.
E anche grazie al contenuto alcolico mediamente basso, i momenti di consumo della birra sono infiniti: puoi berla mentre guardi la partita, dopo una sudata, durante un barbecue estivo, a cena con la pizza, come aperitivo con gli amici, o semplicemente per rilassarti dopo una giornata stressante.
Prova a fare lo stesso con il vino da dessert o con un whisky di 18 anni!
Perché la birra è più buona fredda?
Perché bere birra fredda e non calda?
La temperatura di servizio della birra non è una questione di moda o tradizione, ma di scienza.
Un recente studio pubblicato sulla rivista Matter da un team di scienziati cinesi ha fornito una spiegazione molecolare del perché preferiamo la birra fredda, e la risposta è affascinante quanto inaspettata.
I ricercatori hanno scoperto che quando la birra è fredda, le molecole di etanolo si organizzano in “grappoli a catena”, mentre quando si riscalda formano strutture più simili a “cluster tetraedrici” o piramidali.
La configurazione a catena che si presenta alle basse temperature,mantiene un sapore di etanolo più pronunciato e piacevole, ed è esattamente per questo motivo che la birra fredda ci sembra più buona.
Dal punto di vista della percezione sensoriale, il freddo rallenta l’evaporazione degli aromi volatili della birra.
Questo significa che quando è fredda, gli aromi si rilasciano gradualmente mentre la bevi, invece di “sparare” tutti insieme nel momento in cui apri la bottiglia. Il risultato è un’esperienza olfattiva più controllata e piacevole, dove ogni sorso rivela sfumature diverse.
Il freddo inoltre attiva specifici recettori nella bocca che inviano al cervello segnali di “refrigerio”, che il nostro organismo interpreta come piacevoli, soprattutto quando fa caldo o quando siamo accaldati.
Infine, la carbonazione (le bollicine) della birra fredda è più stabile e più fine.
Quando la birra si riscalda, la CO₂ tende a diventare più aggressiva e a creare una sensazione di gonfiore maggiore. La birra fredda mantiene le bollicine più piccole e più gradevoli, che contribuiscono alla sensazione di leggerezza e freschezza.
Perché la birra non va bevuta a canna?
Perché bere birra dal bicchere è la scelta migliore, se non l’unica?
Bere birra direttamente dalla bottiglia o lattina è una di quelle abitudini che molti considerano pratica e informale, ma che in realtà ti fa perdere gran parte dell’esperienza birraria.
La differenza tra bere a canna e versare correttamente la birra nel bicchiere è come quella tra guardare un film sullo schermo del telefono o al cinema: tecnicamente vedi la stessa cosa, ma l’esperienza è completamente diversa.
Quando versi la birra nel bicchiere nel modo corretto – inclinando il bicchiere a 45 gradi e raddrizzandolo gradualmente – succedono diverse cose importanti.
Prima di tutto, si forma la schiuma giusta, che non è solo estetica ma funzionale: cattura e concentra gli aromi, creando una barriera che preserva la carbonazione sottostante.
Inoltre, il versamento permette di rilasciare la CO₂ in eccesso in modo controllato, evitando quello sgradevole “effetto-mongolfiera” che provi bevendo a canna.
Quando bevi a canna, insomma, ingoi molta più anidride carbonica del necessario.
Inoltre, si consuma un vero e proprio “delitto olfattivo”: quando bevi a canna, il tuo naso rimane a distanza di sicurezza dalla birra, perdendo completamente gli aromi che rappresentano buona parte dell’esperienza gustativa.
La piccola apertura del contenitore limita la superficie di contatto tra birra e aria, impedendo agli aromi di “sbocciare”.
È un po’ come mangiare con il raffreddore: sì i sapori li senti… ma ti perdi tutte le sfumature olfattive che rendono più interessante ciò che stai mangiando.
Nel bicchiere invece, la maggiore superficie esposta all’aria permette alle molecole aromatiche di evaporare e raggiungere il tuo naso, rivelando sfumature che altrimenti rimarrebbero intrappolate.
Infine, nel bicchiere puoi anche ammirare il colore, la trasparenza, la qualità della schiuma.
Tutti elementi che contribuiscono all’esperienza complessiva e che bevendo a canna ti perdi completamente. È come mangiare al buio: funzionalmente possibile, ma perdi metà del piacere.
Perché bere birra artigianale?
Perché bere birra artigianale e non la prima roba che trovi al supermercato?
Premesso che ciascuno è liberissimo di bere ciò che preferisce, ci sono diversi “pro” a scegliere una birra craft al posto delle classiche industriali.
Gli ingredienti delle birre artigianali sono generalmente più curati e selezionati. Mentre le birre industriali spesso usano materie prime standardizzate (magari aggiungendo pure il mais…) per mantenere bassi i costi, i birrai artigianali scelgono malti specifici, luppoli di varietà particolari, e lieviti selezionati per ottenere profili aromatici unici.
È la differenza tra cucinare con ingredienti del discount e con prodotti di qualità: stesso piatto, risultato completamente diverso.
Secondo, è anche una questione di stile.
Le birre industriali si concentrano su pochi stili “commercialmente sicuri” (lager, pils, qualche weizen), mentre i birrifici artigianali sperimentano continuamente con IPA, stout, sour, saison, barleywine, e decine di altri stili che offrono esperienze gustative completamente diverse.
Il legame con il territorio è un altro punto di forza dell’artigianale.
Molti birrifici locali utilizzano ingredienti della zona, collaborano con produttori locali, e creano birre che riflettono il carattere del posto dove nascono.
Questa connessione geografica aggiunge una dimensione culturale autentica che le multinazionali del bere non possono replicare.
O meglio… possono replicarla solo a livello di marketing. Ma non tutti si fanno abbindolare dalle supercazzole!
Dal punto di vista nutrizionale, le birre artigianali non pastorizzate conservano vitamine del gruppo B (B1, B2, B6, acido folico) che i lieviti vivi continuano a rilasciare nel tempo.
La pastorizzazione delle birre industriali elimina questi microorganismi benefici e degrada parte delle vitamine presenti.
Certo, stiamo parlando di piccole quantità di vitamine, ma un piccolo vantaggio nutrizionale è pur sempre meglio che niente.
(S)conclusione
Quindi, perché bere birra?
Perché è un atto sociale, culturale, e sensoriale che affonda le radici in migliaia di anni di storia.
Dalle ragioni per cui la preferiamo fredda (grazie, scienza) ai motivi per cui vale la pena versarla in un bicchiere, ogni aspetto della birra ha una sua logica e una sua funzione.
Noi di La Orange crediamo che ogni birra meriti di essere bevuta con consapevolezza, ed è per questo motivo che creiamo articoli come quello che hai appena letto.
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Alla prossima e… alla salute!

