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Birra scaduta: si può bere oppure no?

Quante volte hai trovato una birra presa anni prima e poi dimenticata in cantina, e ti sei chiesto o chiesta “la butto, questa birra scaduta, o no?” 

La guardi, la rigiri, e ti assale il dubbio esistenziale: berla o non berla?

Perché anche se la scadenza stampata sull’etichetta indica una data ormai passata, è intuitivo che una birra non si comporta allo stesso modo degli alimenti freschi.

La confusione nasce dal fatto che molte persone non conoscono la differenza tra “scadenza” e “termine minimo di conservazione” (TMC)

Sulla birra raramente trovi una vera scadenza, ma quasi sempre un “da consumarsi preferibilmente entro”. 

E quel “preferibilmente” cambia tutte le carte in tavola.

Senza fare troppi spoiler, in questo articolo scoprirai se la birra scaduta è davvero pericolosa, cosa fare con quelle bottiglie che hanno superato il TMC da mesi, e come riconoscere una birra che è veramente da buttare

La birra scade davvero?

Diciamolo subito: la birra non è come la crema pasticcera

Non diventa improvvisamente tossica alla mezzanotte del giorno X indicato sull’etichetta. 

Quella data che vedi è quasi sempre un “da consumarsi preferibilmente entro”, non un “da consumarsi entro”. 

La differenza è sostanziale: il primo è un’indicazione di qualità ottimale, il secondo è una scadenza vera e propria che sarebbe meglio non oltrepassare.

Il TMC ti dice semplicemente: “Entro questa data, la birra sarà al suo meglio”

Dopo quella data, potrebbe iniziare a perdere freschezza, aroma, o alcune caratteristiche organolettiche, ma non è che diventa pericolosa.

Quanto è lungo in media questo “termine minimo di conservazione”?

Dipende:

  • Le birre industriali pastorizzate durano più a lungo perché la pastorizzazione uccide i microrganismi che potrebbero alterare il prodotto nel tempo. 
  • Le birre artigianali non pastorizzate hanno TMC più corti, perché contengono lieviti vivi che continuano a lavorare lentamente, modificando il sapore della birra.

Quando si può parlare di “birra scaduta” (e cosa significa)

Non esiste un metro unico per considerare quando una birra è scaduta: dipende dallo stile, dal grado alcolico, dalla filtrazione, e soprattutto da come è stata conservata. 

Le birre leggere (3-5% di alcol) tendono a degradare più velocemente perché hanno meno “protezione alcolica” contro l’ossidazione e i batteri. Perdono freschezza e vivacità già dopo pochi mesi dal TMC.

Le birre più forti (es. imperial stout, barley wine, quadrupel belghe) invece possono addirittura migliorare con il tempo, sviluppando sapori più complessi e rotondi. 

È la stessa logica del vino: alcuni stili beneficiano dell’invecchiamento, altri no. 

Al di là della gradazione alcolica comunque, il principale “nemico” della birra non è il tempo che passa, ma la cattiva conservazione. 

Una birra conservata correttamente (= al buio, al fresco e in posizione verticale), se non ci sono state contaminazioni e se la bottiglia non è danneggiata può rimanere buona anche molto oltre la data indicata sull’etichetta.

Al contrario, anche una birra industriale forte, se conservata male si può rovinare molto prima del TMC. 

Esempi di cattiva conservazione che rovinano la birra: 

  • esposizione diretta al sole → la birra sviluppa aroma di “puzzola”. 
  • calore eccessivo → accelera l’ossidazione. 
  • sbalzi termici ripetuti → destabilizza gli ingredienti. 
  • conservazione in orizzontale per mesi → aumenta il contatto con l’ossigeno del tappo e la conseguente ossidazione rovina la birra. Questo vale soprattutto per le birre imbottigliate con tappo a corona.

Fai queste brutte cose alla tua birra, e la farai entrare per direttissima nella categoria delle birre disgustose.

Birra scaduta: fino a quando si può bere e quali rischi si corrono

Una birra integra, conservata correttamente e ancora sigillata raramente diventa pericolosa, anche anni dopo il TMC. 

Questo perché l’alcol e l’acidità naturale della birra creano un ambiente ostile per la maggior parte dei batteri patogeni

Il rischio principale quindi è un’esperienza gustativa pessima, non un’intossicazione.

Detto ciò, i segnali di una birra compromessa sono evidenti: 

  • sapore di cartone bagnato o pane vecchio 
  • perdita completa di gas 
  • colore significativamente alterato 
  • odore sgradevole o acetico. 

Per capirci, se una birra sa di aceto e non è una sour o una lambic (e relative “parenti”), significa che è il momento di buttarla senza rimpianti… o di “riciclarla” con uno dei trick che vedrai tra poco.

Il rischio sanitario reale esiste solo se la bottiglia è stata aperta e poi richiusa

Oppure, se ci sono state contaminazioni durante la produzione o la conservazione (es. tappo rovinato, bottiglia crepata). 

In questi casi possono svilupparsi batteri o muffe che rendono la birra effettivamente pericolosa da bere.

Una regola pratica: se dopo aver aperto la bottiglia non senti odori strani, la birra ha il suo colore normale, e il primo sorso non ti fa venir voglia di sciacquarti la bocca con la candeggina, probabilmente puoi finirla senza problemi. 

Sguardo, naso e palato sono i tuoi migliori alleati.

Birra scaduta: come utilizzarla

Se la birra scaduta è ancora bevibile ma non buonissima, la cucina ti offre mille possibilità di riscatto. 

Marinare la carne nella birra la rende più tenera e saporita, e le verdure pastellate con birra vengono più croccanti.

Io la uso anche per sfumare un risotto al posto del vino, ma in questo caso eviterei di utilizzare delle birre molto luppolate (es. IPA) perché potresti dare una nota un po’ troppo “birrosa” al risultato finale.

Se invece la birra scaduta ha un saporaccio e non è più buona nemmeno per cucinare, non buttarla nel lavandino: ha ancora utilità sorprendenti

Puoi usarla per lucidare il legno, concimare le piante (ma diluita almeno 1:10 con l’acqua, altrimenti l’alcol le brucia), e funziona persino come shampoo d’emergenza secondo alcuni rimedi popolari della nonna.

Un ulteriore trucco per chi ha l’orto: la birra è perfetta come trappola per le lumache

Mettila in un contenitore aperto vicino alle piante che vuoi proteggere da questi voraci animaletti. Le lumache, attratte dal lievito, ci si tufferanno dentro e rimarranno intrappolate. È ecologico, economico, e risolve due problemi contemporaneamente.

(S)conclusione

La “birra scaduta” di solito non è pericolosa come lo sarebbe una brioche alla crema.

Se è stata conservata correttamente, nella maggior parte dei casi il peggio che succede è che diventa meno buona. 

Il motivo sta nella differenza tra “da consumarsi preferibilmente entro il” e “scade il”: il primo indica qualità ottimale, il secondo sicurezza alimentare. 

Il segreto per goderti la tua birra anche molti anni dopo averla comprata quindi è nella conservazione corretta: buio, fresco, tenerla in verticale e a temperatura stabile. 

Seguendo questi accorgimenti, difficilmente una birra diventerà davvero “cattiva”. In tempi ragionevoli, s’intende. 

E se non ti fidi o non ti convince più come bevanda, può sempre trovare nuova vita in cucina o nell’orto.

Le nostre birre La Orange, essendo artigianali e non pastorizzate, hanno sì TMC più corti ma sapori che evolvono nel tempo. 

Che poi… le birre sarebbero fatte per essere bevute, mica per fare i soprammobili in cantina, no?

Ora, se tutto ciò ti ha fatto venire sete… a questo link puoi trovare le nostre birre artigianali

Sono pensate per persone sportive e amanti della vita attiva, e quindi sono perfette per chi cerca birre che dissetano senza appesantire.

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Alla prossima e… alla salute!