Birra e sport: davvero non si possono vedere, come il ketchup sulla pasta?
Se sei tra quelli che amano la classica birretta dopo la partita o l’allenamento, ne avrai sentite di cotte e di crude sull’argomento.
“La birra ti rovina il fisico!”
“Fa venire la pancia alla Homer Simpson!”
“Meglio un bicchiere di vino!”
Quanto c’è di vero in tutto questo?
Forse ti sorprenderà, forse no… ma birra e sport non solo possono coesistere, ma in certi casi vanno pure a braccetto.
Certo, non stiamo dicendo di scolarti sei pinte prima di una maratona.
Come sempre, bisogna usare la testa. E per farlo, bisogna andare oltre i pregiudizi e conoscere i fatti.
In questo articolo parleremo di questo.
E se stai cercando una birra che si sposi alla perfezione con uno stile di vita attivo, troverai anche quello.
Prima di iniziare, nota importantissima:
Questo articolo è a scopo puramente informativo e non vuole in alcun modo rappresentare un consiglio sul consumo di birra.
Noi ti diamo le informazioni, tu ci metti la testa. E se proprio vuoi consigli sulla tua alimentazione, prenota una visita da un nutrizionista.
Detto questo, let’s go!
È vero che la birra fa ingrassare?
“La birra fa ingrassare.”
È vero?
Partiamo da un fatto: la classica “birra da supermercato” di gradazione intermedia (tra 4,5% e 5,5% per capirci) ha tra le e 34 e le 44 kcal per 100 ml.
Le altre bevande?
- Un vino rosso o bianco neanche tanto forte (12%) “pesa” 75 kcal per 100 ml.
- I succhi di frutta non contengono alcol, ma di certo non sono ipocalorici. Ad esempio, il Succo d’arancia ha 46 kcal per 100 ml.
- Coca Cola: la bevanda zuccherata più famosa al mondo ha 42 kcal per 100 ml.
- Cocktail: Secondo il sito informacibo.it, un mojito si aggira sulle 242 kcal per 230 ml (ovvero circa 105 kcal per 100 ml). Con il Long Island siamo sempre lì (106 kcal per 100 ml), ma essendo servito in “bicchieroni” da 400 ml finisce per pesare circa 424 Kcal.
Quindi, la birra fa ingrassare o no?
Vediamo cosa dicono gli esperti.
Come riporta il sito ok-salute.it:
«La pancia da birra è un luogo comune. Ma non c’è, invece, un legame causa-effetto. Le calorie che vanno nella pancetta sono quelle in più, ma non hanno la targhetta “birra”» spiega Andrea Ghiselli, presidente della Società italiana di scienze dell’alimentazione.
Ecco quando birra e sport non vanno d’accordo
Partiamo dal recupero muscolare.
Dopo un allenamento o una gara, il tuo corpo ha bisogno di recuperare. L’alcol però rallenta questo processo, interferendo con la “riparazione dei muscoli” (semplifico, per capirci meglio).
Una (e sottolineo UNA) birra leggera non ti manderà certo in crisi, ma più alcol aggiungi, più questo andrà a interferire con il recupero dei tuoi muscoli.
Parliamo ora di idratazione.
Lo sport ti fa sudare, e quando sudi, il tuo corpo perde liquidi e sali minerali.
L’alcol, essendo diuretico, peggiora questa situazione, aumentando il rischio di disidratazione. Quindi, se hai di fronte una gara o un allenamento, evita completamente l’alcol.
Dopo la sudata?
Prima di attaccarti direttamente alla spina come farebbe il buon Homer, magari beviti un bel caraffone d’acqua (e mangia qualcosa).
In generale?
Quando si parla di birra e sport, il nemico numero uno sono gli eccessi.
Una birretta è un piacere, tre iniziano a essere un bel problema, così come berne con frequenza.
Ecco invece quando birra e sport vanno a braccetto
Ci sono alcuni casi in cui invece una birra dopo l’attività sportiva può essere d’aiuto.
Ricordi quando parlavamo dell’idratazione, poco fa?
Dopo un’attività fisica intensa, il tuo corpo ha bisogno di reintegrare sali minerali.
E qui arriva la sorpresa: la birra, grazie al suo contenuto di magnesio e potassio può essere una alternativa per reintegrare i sali minerali di cui il fisico ha bisogno.
Inoltre, ci sono da considerare anche le maltodestrine: sono carboidrati complessi che rilasciano energia in modo graduale, senza picchi glicemici.
Alcune birre ne contengono, il che le rende utili per reintegrare le energie dopo lo sport, soprattutto se hai speso molte calorie.
Certo, rimane il problema dell’alcol.
Ma siamo davvero sicuri che non si possa risolvere in nessun modo?
Può esistere una “birra per lo sport”?
Da amante dello sport e delle birre, questa domanda ha rimbalzato nella mia testa per mesi e mesi.
E siccome ero stufo di sentire risposte che iniziavano con “Secondo me…”, ho fatto l’unica cosa sensata da fare in questi casi: andare “alla fonte”.
Sono andato da un nutrizionista e gli ho chiesto:
“Per favore, dimmi come deve essere una birra per essere adatta a chi fa ‘sport’.”
Ecco cosa mi ha detto:
- Bassa gradazione alcolica:
L’alcol è il primo elemento che influisce negativamente su prestazioni e recupero. Per una birra che si sposi bene con lo sport, meno ce n’è, meglio è. - Basso contenuto calorico:
Se ci tieni ai risultati del tuo allenamento, le calorie contano. Una birra con poche calorie non compromette i tuoi sforzi e ti permette di brindare senza sensi di colpa. - Ricca di sali minerali:
Dopo aver sudato, il tuo corpo ha bisogno di reintegrare minerali come magnesio e potassio. Una birra può darti una mano in questo senso, soprattutto se parliamo di birre artigianali analcoliche o low-alcohol. - Maltodestrine:
Energia graduale e stabile, senza picchi: è quello che il tuo corpo cerca dopo uno sforzo. Le maltodestrine, presenti in alcune birre, aiutano a ripristinare le energie senza mandarti su e giù con picchi glicemici inutili. - Senza glutine:
Questo non tanto per un fattore di “utilità sportiva”, ma per rendere la birra più leggera da digerire, e soprattutto accessibile a tutti – celiaci e intolleranti al glutine compresi.
Esiste una birra simile?
Fino a qualche anno fa no, e quando ho chiesto a diversi mastri birrai come realizzare una birra con queste caratteristiche, mi son sentito dire più volte che “non si può fare”, e che stavo solo perdendo il mio tempo.
Birra per lo sport: noi l’abbiamo fatta!
Dopo mesi di lavoro e ricerche, mi sono imbattuto nel professor Ganino dell’Università di Parma, che studia i luppoli, e mi ha informato che lui e il suo team avevano un laboratorio dove producevano birra.
Messi a conoscenza della mia sfida, hanno deciso di accettarla con entusiasmo.
Dopo mesi di esperimenti e test, siamo riusciti a trovare la soluzione: selezionando malti specifici e utilizzando un lievito particolare, abbiamo creato una birra che fosse poco alcolica, poco calorica (circa 23 kcal per 100 ml) e ricca di maltodestrine per aiutare nel recupero delle energie senza picchi glicemici.
Allo stesso tempo, era pure buona.
Era nata la prima DeQou Action Beer, che unisce il piacere delle birre artigianali ai benefici di una bevanda povera di alcol, poco calorica e ricca di nutrienti utili dopo un allenamento.
I benefici?
- Bassa gradazione alcolica: Solo 3,2%, contro i 4,5%, 5% o addirittura 6% delle classiche “birre da supermercato”.
- Artigianale: Essendo non pastorizzata e non filtrata, ha un profumo e un aroma più ricchi rispetto alle birre industriali.
- Basso contenuto calorico: solo 78 Kcal per 33 cl (circa la metà di una birra “classica”).
- Ricca di sali minerali: Naturalmente ricca di magnesio e potassio, per aiutarti a recuperare dopo la sudata.
- Zero zuccheri aggiunti: Essendo senza zuccheri aggiunti, aiuta a evitare i temuti (e nocivi) picchi glicemici.
- Senza glutine: DeQou Action Beer è per tutti, anche per chi deve evitare il glutine.
Insomma, non è solo buona: è anche utile.
Birra e sport: cosa fare se proprio non vuoi l’alcol
E se uno vuole bere una birra ma non vuole l’alcol?
Deve per forza sorbirsi quelle birre analcoliche industriali tutte uguali, insipide e che, diciamo la verità… non sanno nemmeno di birra?
In realtà no.
Abbiamo una, anzi, più birre artigianali analcoliche anche per loro.
DeQou Active Beer e DeQou J Beer, essendo analcoliche, sono la scelta perfetta per chi vuole bere una buona birra artigianale per lo sport senza gli effetti negativi dell’alcol, e senza pensieri.
Cosa cambia rispetto a una classica “birra analcolica da supermercato”?
Tutto.
Nel senso che mentre le nostre “nascono” analcoliche, quelle del supermercato sono dealcolate.
Ovvero: si parte da una birra “normale”, la si “maltratta” un bel po’ per rimuovere l’alcol (parleremo di questo in un articolo dedicato), e dopo aver tolto anche gran parte del gusto, quello che resta in fondo al tino viene imbottigliato come birra analcolica.
L’alcol viene via tutto, sì… ma quel processo particolarmente invasivo si porta via anche gli aromi e gli oligoelementi che arricchiscono il profumo e il gusto della birra.
Il risultato è una bevanda sciatta e insapore che spesso ti fa preferire un semplice bicchier d’acqua.
Le “nostre” invece non vengono sottoposte a una simile tortura.
“Nascono” già analcoliche, grazie a un processo artigianale e a nuovi lieviti che interrompono la fermentazione alcolica già a 0,3%.
In questo modo, puoi avere tutti i profumi, aromi e gli oligoelementi di una buona birra artigianale per lo sport, senza gli effetti negativi dell’alcol.
In conclusione…
Sì, la birra è più calorica dell’acqua, ma lo è meno di tante altre bevande, anche analcoliche.
E il fatto che faccia ingrassare o meno dipende da quanta ne bevi, dalla gradazione e da quale e quanto cibo ci mangi appresso.
L’alcol fa male per lo sport?
Of course, ma una birra che ne contiene poco o, ancora meglio, le nostre analcoliche, può diventare la tua alleata per rilassarti e reidratarti senza pensieri dopo l’attività fisica.
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